SICUREZZA SCANAVINO / News / D.U.V.R.I = Devi Urgentemente Valutare i Rischi Interferenti!

D.U.V.R.I = Devi Urgentemente Valutare i Rischi Interferenti!


D.U.V.R.I  =  Devi Urgentemente Valutare i Rischi Interferenti! TI sei mai chiesto cosa significa, REALMENTE, l’acronimo D.U.V.R.I?


Si si, il D.Lgs 81/08 e smi ci parla di:

D.U.V.R.I  = DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE DEI RISCHI da INTEREFENZA

Ma, NOI crediamo, dovrebbe essere inteso come call to action al:

D.U.V.R.I  = Devi Urgentemente Valutare i Rischi Interferenti!

E dovresti farla, Datore di lavoro committente, in doppia copia, ogni qualvolta ti trovi ad appaltare a terzi un’attività all’interno della tua azienda che apporta alla stessa una serie di rischi che derivano dal sovrapporsi delle diverse attività lavorative.

Questa “interferenza” ha causato e continua a causare diversi infortuni mortali rientranti nel grande mondo degli appalti, trattati nelle schede di INFOR.MO.,strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 Proprio da questo, vorremo proporvi un ESEMPIO REALE E POTENZIALMENTE TANGIBILE IN TUTTE LE VOSTRE REALTÀ LAVORATIVE ED AZIENDALI, riguardante LA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO.

Chi di voi, TITOLARI DI AZIENDA, non ha infatti stipulato UN CONTRATTO DI MANUTENZIONE di questi PRESIDI?

Ve lo diciamo noi… NESSUN DATORE DI LAVORO ATTENTO!

Ma veniamo a noi, ed al nostro case study.

 

L’incaricato della azienda terza si reca presso l’Azienda committente al fine di verificare ed effettuare la manutenzione dei rilevatori di fumo e calore.

Da buon lavoratore attento e prudente decide di effettuare un primo sopralluogo preliminare, alla presenza di un dipendente dell’azienda committente.

Al termine dell’incontro,  Redige un rapporto di lavoro per informare il suo datore di lavoro che sono presenti tre evacuatori non ispezionabili da terra ma dal tetto.

Bene, il giorno X è arrivato…

L’operatore si reca pertanto nel suo luogo di lavoro, dai rischi sconosciuti ed effettua le dovute manutenzioni, fino ad arrivare al tetto…

Sale sulla copertura, costituita da travi portanti pedonabili con una larghezza di circa 30 cm e da pannelli non pedonabili e, transitando sulle travi portanti e non sui pannelli, raggiunge l’evacuatore. 
Ad un certo punto inciampa, sfonda il pannello di copertura non portante e cade a terra da un’altezza di circa 7 metri riportando un trauma cranico.

 

 

Sapete, Cari datori di lavoro che cosa è emerso dagli accertamenti???

§  l’impresa committente non aveva redatto il DUVRI per mezzo del quale avrebbe dovuto informare la ditta appaltatrice dei rischi della sua copertura;

§  il datore di lavoro dell’infortunato non aveva eseguito la valutazione dei rischi in relazione ai lavori da svolgersi sui tetti;

§  sulla copertura non erano presenti apprestamenti di sicurezza né per il rischio di caduta dal bordo dell’edificio né per il rischio di sfondamento;

§  il lavoratore non era stato adeguatamente formato ed addestrato per i lavori in quota e non indossava DPI anticaduta.

 

Che GRAN CASINO!!! Quante RESPONSABILITA’ IN UNA BANALE OPERAZIONE ROUTINARIA!



[articolo tratto da PUNTOSICURO e liberamente interpretato]

 

Cosa aspetti?

contattaci per un check gratuito sulla tua situazione “APPALTI”  e VALUTIAMO INSIEME tutti i rischi ed i possibili scenari incidentali SCONOSCIUTI!

Seguici su www.sicurezzascanavino.it