IL WORLD CLASS MANUFACTURING ED IL PILASTRO SICUREZZA ( SAFETY PILLAR ) INTEGRAZIONE DELLA SICUREZZA NEI PROCESSI PRODUTTIVI - NORMA UNI/TR 11542 |
IL WCM o - WORLD CLASS MANUFACTURING
Il WCM è una metodologia costituita da 10 Pilastri Operativi e 10 Pilastri Manageriali , che ha come obiettivo la gestione integrata di tutti gli aspetti produttivi di un’organizzazione aziendale, co Los dopo di eliminare gli sprechi, le attività a non valore aggiunto, ridurre gli scarti , aumentare l'efficienza e ridurre se non eliminare INFORTUNI SUL LAVORO e MALATTIE PROFESSIONALI.
La strategia principale del metodo WCM è il coinvolgimento e la motivazione di tutte le persone che lavorano in l'azienda, tutti compresi, partendo dal presupposto che l’impegno, il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutto il personale costituiscono l'elemento vincente ed essenziale per il successo competitivo dell’azienda.
Questo schema permette di passare da una lunga fase iniziale di approccio di tipo top-down, di educazione alla prevenzione, a una fase successiva di tipo bottom-up, di totale partecipazione e coinvolgimento dei singoli.
La seconda Direttrice identifica invece le tipologie di azioni che si devono adottare per migliorare la gestione della salute e sicurezza sul lavoro; tale direttrice si suddivide in ulteriori tre fasi : reattiva, preventiva o proattiva.
1) FASE REATTIVA : la fase d’intervento in cui è essenziale capire le cause degli infortuni e degli incidenti e quindi analizzare i rischi al fine di porre immediato rimedio al ripetersi dei fenomeni infortunistici;
2) FASE PREVENTIVA : la fase in cui si amplia il campo di azione a tutti gli eventi, anche quelli meno importanti, e s’individuano in tale fase i rischi residui (RES), si mettono in campo azioni di monitoraggio generale, vengono create ed applicate specifiche Istruzioni Operative, si formalizza uno specifico programma di addestramento e formazione on the job, attribuendo responsabilità a tutti i lavoratori, affidando loro anche compiti d’individuazione e controllo delle situazioni di possibile rischio;
3) LA FASE PROATTIVA: nella quale s’instaurano azioni di carattere predittivo, attraverso un costante controllo preventivo di macchine, impianti e processi, affidata a team di lavoratori con la collaborazione eventuale di altri soggetti preposti, anche tecnici, in modo da portare ad una gestione partecipata e completa di ogni aspetto connesso alla sicurezza del luogo di lavoro.