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La mancata obbligatorietà di formazione non giustifica gli infortuni gravi anche con esito mortale. |
L’opuscolo informativo pubblicato dall’INAIL recentemente, evidenzia una dinamica infortunistica pari a 48 casi gravi e 10 invece mortali in cui interviene un TP.
Il transpallet è comunemente definito come un carrello elevatore con guidatore a piedi o a bordo (in genere su una pedana) munito di forche e adibito alla sola movimentazione di merci, non al sollevamento né alla impilatura: il sollevamento da terra è quindi solo funzionale alla movimentazione.
Possiamo sottolineare che buona parte degli infortuni avviene a causa della caduta del carico movimentato oppure in seguito al contatto tra il manovratore del TP e qualche altro mezzo. Altre tipologie frequenti sono quelle in cui l’infortunio avviene a causa di un contatto tra parti del corpo del lavoratore e parti del TP, oppure quelle dinamiche in cui un TP è posizionato sul cassone di un camion, utilizzato in operazioni di posizionamento del carico o di scarico, e nelle quali, per qualche errore nella movimentazione, esso si ribalta coinvolgendo il lavoratore.
Nonostante gli operatori addetti ai TP non abbiano l’obbligo di partecipare a corsi di formazione sicurezza, ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012, essi devono comunque essere correttamente informati, formati e addestrati sulle caratteristiche tecniche dell’attrezzatura da utilizzare, sui limiti d’uso in relazione al carico da trasportare, nonché sulle tecniche di guida e di accatastamento. Il tutto per garantire un adeguato livello di sicurezza sul lavoro.
Sicurezza Scanavino, promuovendo gli atteggiamenti responsabili e la formazione in materie di sicurezza sul lavoro, vi invita ad iscrivervi ai nostri corsi in modalità frontale e online!