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CONOSCETE LA STORIA DI PAOLO, IL LAVORATORE DAI SUPERPOTERI?


CONOSCETE LA STORIA DI PAOLO, IL LAVORATORE DAI SUPERPOTERI?

Quella che voglio raccontarvi oggi è la storia di Paolo, un uomo dalle grandi capacità intellettive, che lavora in una miniera di carbone poco lontana dal paese in cui vive. 



Paolo deve portare a casa lo stipendio, per questo motivo va nella miniera vicina a casa, estraendo carbone sotto terra per molte ore al giorno.
Potete immaginare cosa comporta per una persona lavorare al chiuso, respirando polveri nocive, per un tempo prolungato… terribile, vero?

“Si deve fare!” esclama Paolo ogni volta che un amico gli chiede come mai continua ad andare alla miniera. 

Ogni giorno, se vuole mangiare e sostenere la sua famiglia, deve rinunciare alla luce del sole per immergersi nell’oscurità della terra. 
Ore passate a vedere solamente la pietra, gli attrezzi da lavoro e i colleghi operai. 
Eppure deve farlo, perché questo garantisce un futuro alla sua famiglia. 
Paolo ha un superiore che coordina i lavori del gruppo, dando indicazioni sul da farsi. 
SPOSTARE! 
CARICARE!
SPACCARE!
Queste sono le parole che Paolo sente dal superiore tutto il giorno, tutti i giorni. Sicuramente una persona molto pratica. 

Dato il carattere burbero del suo superiore, Paolo si stupisce quando un giorno arriva, borbottando un po’ meno del solito, accompagnato da un uomo in giacca e cravatta, con una valigetta al fianco. 
Sicuramente uno di quei signori altolocati che non capiscono nulla di LAVORO PESANTE.
“Ascoltate questo signore!” esclama il superiore di Paolo.
“Per la vostra sicurezza, da oggi dovete tenere tutte le vie di uscita libere dagli scarti del lavoro. Dovete spalare i cumuli di materiale, è indispensabile. Poi seguirete un corso di formazione fatto apposta per voi!”
Dicendo questo, il signore altolocato torna da dove è arrivato, accompagnato dal superiore di Paolo, lasciando gli operai al loro lavoro.


Paolo, un po’ stranito, comincia a guardarsi intorno, e per la prima volta dopo mesi, nota veramente come stanno le cose….OGNI GIORNO LAVORA FRA LE MACERIE, e di sicuro non è una cosa sana.
Si accorge che è SCONTATO per lui, lavorare in questo modo, è un’abitudine. 
Allora comincia a spostare le macerie, spalandole da un lato. 
Dopo poco tempo, torna il superiore di Paolo, burbero come sempre.
“Lascia stare, Paolo, sono tutte cazzate quelle sulla sicurezza! Sono UNA PERIDTA DI TEMPO, a me interessa quello che produci!” dice, allontanandosi. 
In pratica il superiore aveva semplicemente accompagnato un addetto alla sicurezza a parlare con gli operai, per via di un obbligo di legge.
Paolo non ha modo di replicare, e torna al suo lavoro di sempre.

Qualche mese dopo, Paolo inizia a mancare dalla miniera… e nessuno sa il motivo.
Alcuni colleghi pensano che finalmente si è preso una vacanza da tutto quel lavoro.
La comunicazione arriva ai colleghi dopo circa un mese dalla sua assenza: una sera, durante uno straordinario in cui Paolo ha lavorato da solo alla miniera, è inciampato in un cumulo di pietre scartate dalla lavorazione. 
E inciampando si è spaccato una gamba
Non è andato in vacanza, ma all’ospedale. 
E ora manca da lavoro.
E non può sostenere la sua famiglia. 
E il suo superiore deve pagare le dovute sanzioni
Una conseguenza per Paolo senza senso, vero? Lui ci aveva messo tutta la buona volontà nel lavoro, ed era stato abbastanza intelligente da capire che la sicurezza era importante. Il suo supervisore no.

Cosa ci insegna questa storia?

  • Che fare sicurezza serve a qualcosa, non è una perdita di tempo
  • Che la sicurezza coinvolge le persone nel loro piccolo, nei lavori che svolgono tutti i giorni
  • Che lavorare in un ambiente non sicuro è semplicemente SBAGLIATO
  • Che non fare sicurezza vuol dire RISCHIARE
  • Che le conseguenze le pagano tutti: operai, supervisori, titolari

Quindi la sicurezza dev’essere seguita da tutti, e i supervisori NON POSSONO e NON DEVONO far finta che non esista e dare priorità unicamente alla produzione. 

Se vuoi evitare di replicare la storia di Paolo, pensa a lavorare in sicurezza, seguendo le norme di legge, in particolare del D.Lgs. 81/2008, e l'Accordo Stato Regioni 2012, con il nostro supporto puoi!
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