Se anche tu vivi il tuo lavoro in auto e ormai hai l’incubo di superare un camionista, aiutaci a dare visibilità all’iniziativa “IO NON UCCIDO”, volta a promuovere una cultura della prevenzione degli incidenti stradali, nel mondo degli Autotrasportatori. |
Altro capitolo della nostra battaglia contro gli autotrasportatori. Chi ci segue da qualche settimana, ormai sa che ci siamo palesemente schierati contro quella categoria di autotrasportatori che guida queste “bombe in movimento”, senza la consapevolezza della responsabilità che hanno sulle proprie spalle.
Chi si fosse perso i round precedenti, però, può cliccare qui.
Torniamo sull’argomento, dopo aver visto il servizio mostrato dal programma “Le Iene”, in cui veniva denunciato lo SFRUTTAMENTO degli autisti che lavorano presso piccole e medie aziende di Autotrasporti. Anche in questo caso, per chi non avesse avuto modo di vedere il servizio, troverete qui il link per potervi rendere conto di quello di cui scriviamo.
Anche qui, il D.Lgs. 81/2008 non è sempre rispettato. E non si pensa alla sicurezza.
Allora, partiamo da quello che prevede la legge: le normative, infatti, danno delle regole ben precise sul numero di ore che un autista può trascorrere al volante. Si tratta di 9 ore TOTALI al giorno, non più di 4 ore e 45 minuti consecutivi, con una pausa in mezzo di almeno 45 minuti.
Per monitorare ciò, l’autista è provvisto di una tessera elettronica che deve inserire durante il suo turno di lavoro. Questo permette di controllare sia il numero di ore trascorse guidando, sia i chilometri effettuati alla conduzione del mezzo.
Inutile stare a sottolineare quanto queste misure siano volte a tutelare tutti noi. Perché se, indubbiamente, tutelano l’incolumità degli autotrasportatori, una cultura che consenta di osservare le regole dovrebbe permettere a tutti noi che sulla strada ci passiamo delle giornate intere, di non rischiare di vedere rovinate anche le nostre vite, travolti da quella che può costituire una vera arma di distruzione di massa, se affidata alle mani o, peggio ancora, alla mente sbagliata.
Consideriamo che è stato statisticamente provato che un incidente mortale su 3 è dovuto a sonnolenza. E considerando quello che dimostra il servizio e che andremo a riepilogare di seguito, questo dato non stupisce affatto.
L’Italia, infatti, pur essendo un Paese bellissimo per molti aspetti, ma quello che ci manca troppo spesso è il senso civico.
Sì, perché nella società in cui viviamo, la prima preoccupazione dell’italiota medio è “come posso fottere il sistema?
Insomma, TROVATA LA LEGGE…TROVATO L’INGANNO.
E se subentrano interessi economici importanti… Beh, apriti cielo!!
E allora ecco che accade che i titolari di imprese di Autotrasporti, obblighino i propri dipendenti a RAGGIRARE LA LEGGE, facendoli guidare per molte, molte ore consecutive, fregandosene della Legge ma, soprattutto, dell’incolumità di parecchie vite umane.
In alcuni casi, gli autisti sono letteralmente obbligati a guidare per 17-18 ORE CONSECUTIVE.
Come fanno ad eludere il controllo legato al chip da inserire all’interno del camion?
E’ presto detto: i titolari di queste imprese, soprattutto quelle più piccole e probabilmente meno soggette a controlli, affidano a colui che guida l’automezzo una seconda tessera, da inserire nel momento in cui le prime 9 ore consentite vengono superate.
E se ti ferma la polizia e vede che la foto sul documento non è quella corretta? La risposta è pronta: “Ah, che scemo… Era già inserita all’interno del camion per il turno prima e mi sono dimenticato di cambiarla…”
Ovviamente la sanzione non viene evitata e si tratta di importi salati… Ma il problema vero è un altro: sfido chiunque a stare alla guida di qualsiasi mezzo su 2 o 4 ruote per più di 5-6 ore di seguito, senza perdere la giusta concentrazione!
E se qualche autista si oppone a questo meccanismo??
Nessun problema… C’è tanta gente che aspetta di trovare un lavoro e che è pronta a sostituire chi non sta al gioco.
Ovviamente, non vogliamo ricondurre ogni responsabilità di un incidente che coinvolge un TIR ai titolari delle imprese. Anzi, in uno dei nostri articoli, puntavamo il dito anche sui singoli autotrasportatori che guidano ubriachi, con il cellulare in mano e non rendendosi conto di quanto sia pericoloso per loro, ma soprattutto per gli altri, adottare questa condotta.
E allora possiamo scrivere senza indugio che SIETE UN BRANCO DI STRONZI.
Sì, se leggete i nostri contenuti, almeno da qualche settimana, sapete che non ci piacciono i giri di parole e non badiamo per il sottile, quando dobbiamo esprimere una nostra opinione.
Quello che vogliamo far emergere da questo articolo, è che CI SIAMO DAVVERO STUFATI DI LEGGERE DI MORTI INNOCENTI, A CAUSA DI INCIDENTI PROVOCATI DIRETTAMENTE DA AUTOTRASPORTATORI O DALLE DIRETTIVE IMPOSTE DAI LORO TITOLARI.
Per questo motivo, vogliamo riprendere un’iniziativa che abbiamo già provveduto a veicolare in un nostro precedente articolo, in cui esortavamo tutti gli Autisti seri e diligenti, nonché le aziende di Trasporti che rispettano le regole di adottare il seguente ADESIVO, da applicare sulla parte anteriore e posteriore del mezzo in segno di MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA , PRESA DI COSCIENZA DEI RISCHI DERIVANTI DALLA GUIDA DEI TIR e di RISPETTO di chi viaggia in strada.
Stiamo proponendo tale adesivo ad AssoTrasporti e divulgando il messaggio alle aziende di trasporto Italiane. Vediamo chi avrà voglia di metterci la faccia.
Ovviamente, ci serve anche il tuo aiuto, per fare in modo che questa iniziative raccolga la maggior parte di consensi possibile.
Pertanto, se sei d’accordo con questa iniziativa, segui le nostre Pagine Social, di cui troverai subito di seguito i link e, soprattutto, condividi questo articolo, per farlo arrivare a più persone possibile.
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